La nostra farina di marroni
CONFEZIONI
- da Gr. 200, Gr.250, Gr. 400, Gr. 500 sacchettini singoli, confezioni da n.6 pezzi
- da Kg. 1, Kg. 5, Kg. 10, Kg. 25 sacchi
- Q. All’ingrosso
SCHEDA TECNICA
- Ingredienti: 100 % “Marrone di Castel del Rio IGP”
- Alimento speciale: BIOLOGICA, MACINATA A PIETRA, SENZA GLUTINE, VEGANA CRUDISTA.
- Condizioni di conservazione: Conservare in luogo fresco asciutto e al riparo da fonti di luce. Per una migliore conservazione consigliamo di versarla in un contenitore ermetico e tenerla in frigorifero o in freezer essendo un prodotto secco senza acqua si può utilizzare subito appena presa dal congelatore.
- Territorio: Appennino Tosco-Romagnolo.
- Shelf Life: 12 mesi dalla macinazione.
- Ente Certificatore: ICEA biologico e V-label Crudo Vegano.
- Dati particolari: Lavorazione 100% in azienda raccolta, essicazione, molitura e confezionamento tutto a km 0 utilizzando energia rinnovabile.
- Le confezioni: Possono Variare a seconda della disponibilità.
TABELLA NUTRIZIONALE per 100 grammi
| Titolo | Valore nutrizionale |
| Valore energetico (KJ) | 887 KJ |
| Valore energetico (KCal) | 209 KCal |
| Proteine | 1,69 g |
| Carboidrati | 46,1 g |
| di cui Zuccheri | 44,4 g |
| Grassi | 1,08 g |
| di cui Saturi | 0,16 g |
| Fibre | 4,3 g |
| Sale | 0,22 g |
Descrizione
ASPETTI NUTRIZIONALI
La farina di marroni era base essenziale per la sopravvivenza del popolo montanaro.
Per questo motivo il castagno era chiamato “l’albero del pane” essendo i suoi frutti ricchi di nutrienti e ricchi di sali minerali.
Nell’Appennino Tosco-Romagnolo il piatto unico consumato maggiormente, dai nostri nonni e bisnonni era sicuramente la Polenta di marroni, consumata tutti i giorni dell’anno, presente nelle case tutto l’anno, tenuta schiacciata dentro a delle madie e ogni giorno veniva tagliata un pezzo per cucinarla.
STORIA
Alimentandosi, gran parte dell’anno, gli abitanti delle zone castagnate, preferentemente di marroni, che mangiano lessati ed arrostiti, essiccano e macinano e cibano in più modi
L’alimentazione a marroni ed acqua di sorgente diede e dà tuttavia a chi se ne vale una carnagione sana e colorita da fare, al confronto, scomparire chi si nutre di pane e carne, e si disseta coi vini più robusti.Tratto da “Andar per mulini” di Valerio Montevecchi del 2008
Quei mulini lavoravano però a pieno ritmo soltanto fra ottobre e novembre, periodo della raccolta dei marroni, e per il resto dell’anno erano quasi inattiviEsistevano molti essiccatoi e molti mulini a pietra, nel territorio del Marrone di Castel del Rio. Attualmente ne esiste solo uno attivo: il nostro.
Consigli
Curiosità
Il castagno e la farina di marroni sono frequentemente citati nella letteratura italiana.
Per Giovanni Pascoli (1855-1912) il Castagno diventa protagonista: il poeta si esprime in termini virtuosi sul Castagno, qui riportiamo un suo scritto:
Le travi, le case, i pali per le vigne, lo strame per le bestie, il fuoco per il focolare, la polenta di tutti i giorni per la povera gente e i necci per le allegre serate”.
I nostri nonni raccontavano che i loro vicini da giovani abitavano nella città di Bologna e quando andavano al cinema, compravano un sacchettino di farina di marroni con un bastoncino di liquerizia e lo gustavano, come oggi si gustano le caramelle gommose.
